TOPO COMUNE
Di taglia piccola, misura circa 5-10 cm dall’estremità del muso all’attaccatura della coda. E’ di colore grigio con le parti inferiori più chiare. Le orecchie sono grandi e molto sottili, gli occhi neri e il muso aguzzo. E’ notevolmente prolifico, potendo riprodursi, dove le condizioni sono ottimali, anche per tutto l’anno. E’ attivo soprattutto di notte
Curiosità: è in grado di passare da un forellino del diametro di 5-8 mm! |
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TOPO CAMPAGNOLO o ARVICOLA CAMPESTRE
Morfologia: Misura 9-11 cm di lunghezza, cui si sommano 3-4 cm di coda. La pelliccia sul dorso è in prevalenza giallo-grigia, più chiara sui fianchi, quasi bianca sul ventre e sulle zampe. Si tratta di animali principalmente erbivori: mangiano vegetali di ogni tipo, semi e corteccia d'alberi: qualora presenti in gran numero, possono divenire un flagello per i raccolti.Il topo campagnolo ama i terreni caldi e asciutti, dove scava sistemi di
gallerie molto estesi anche in profondità (oltre il mezzo metro). Durante l'inverno, il topo campagnolo si rifugia spesso nei fienili e nelle
stalle, nelle cantine e nelle abitazioni. I nidi si trovano a 40-60 cm di profondità e sono morbidamente imbottiti con erba secca e pelo. In queste camere da aprile ad ottobre le femmine praticamente partoriscono e vengono nuovamente fecondate dai maschi in continuazione, potendo così svezzare con successo fino a 200 cuccioli ciascuna per stagione. |
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RATTO DELLE FOGNE
Originario della steppa asiatica, dove ancora oggi vive in tane sotterranee, si è diffuso in tutto il mondo, specialmente con il commercio marittimo. E’ in grado di adattarsi bene a qualsiasi ambiente. Tra le specie di muridi presenti in ambiente urbano è quello considerato più pericoloso come potenziale vettore di organismi patogeni, a causa degli ambienti frequentati (fogne, discariche). Inoltre è la specie di dimensioni maggiori arrivando a misurare dalla testa all’estremità della coda anche mezzo metro. E’ un ottimo nuotatore. Pur essendo onnivoro, predilige alimenti di origine animale, per cui non è raro vederlo aggirarsi nei mattatoi o nelle discariche pubbliche. |
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RATTO NERO
Detto anche ratto comune o ratto dei tetti, è originario dell’Asia sudorientale. Lontano dalle città o nelle aree verdi urbane vive in cima agli alberi su cui costruisce il suo nido con detriti vegetali e foglie secche. Altrimenti colonizza le parti alte degli edifici, come i sottotetti delle abitazioni, preferendo luoghi asciutti. Si sposta sia di giorno sia di notte. Si nutre di preferenza di sostanze vegetali ma non disdegna i nostri alimenti! La sua lunghezza da adulto è di circa 20 cm. La coda è scarsamente pelosa con anelli ben definiti, e supera il corpo di circa il 10%. |
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MALATTIE
Vivendo per lo più tra la polvere e la sporcizia i roditori, oltre ad essere portatori sani di numerosi patogeni, sono soggetti essi stessi all'azione di diverse malattie e parassiti, con conseguenze assai gravi sulla salute dell'uomo.
Tra le principali malattie trasmesse dai roditori si segnalano:
Borreliosi di Lyme: malattia causata dal batterio spirocheta Borrelia burgdorferi sensu lato ed i cui sintomi sono gravi e diffusi dolori agli arti, eritemi migranti multipli, meningiti e miocarditi; viene trasmessa all'uomo dalla puntura delle zecche parassite dei roditori infetti;
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Leptospirosi: o malattia di Weil, causata dal batterio Leptospira interrogans ed il cui principale ospite è il Surmolotto, viene trasmessa all'uomo dal contatto con l'urina di animali infetti; causa malessere, febbri prolungate, peggioramento delle funzioni renali, congiuntiviti, itterizia, anoressia, nausee, vomito, emorragie del tratto intestinale, dolori muscolari, debolezza e prostrazione; se non diagnosticata e curata tempestivamente può portare alla morte; |
Salmonellosi: zoonosi causata dal batterio Salmonella enteridis, si manifesta con acute infezioni gastroenteriche, vomito, febbre e diarrea; viene contratta a seguito del consumo di acqua o cibi contaminati dai roditori, o mediante l'ingestione di uova e carni infette non ben cotte. |
Oltre alle più tradizionali malattie batteriche sopra accennate, i roditori sono vettori di importanti malattie virali (encefalite da zecche, encefalite equina venezuelana, sindromi da arenavirus e hantavirus, vaiolo bovino), rickettsiosi (tifo murino, febbre bottonosa mediterranea, ehrlichiosi granulocitica umana), malattie causate da protozoi (toxoplasmosi, leishmaniosi, babesiosi, morbo di Chagas, criptosporidiosi, giardiasi) e di infezioni di elminti (schistosomiasi, angiostrongilosi, echinococcosi alveolare).
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